lunedì 31 dicembre 2012

La mia "finta" tatin all'ananas

E rieccomi qua dopo più di un mese, i miei affezionati 14 lettori, avranno sentito la mia mancanza? Be' adesso passato il mese più folle e stressante e ... adorabile dell'anno, cercherò di essere un po' più presente.
E cosa c'è di meglio per tornare di uno di quei dolci che piacciono a me.. il massimo risultato con il minimo sforzo.



Adoro questa versione rapida di Tatin, si , lo so, l'originale prevede la pasta brisè, ma io la prima volta l'ho fatta così, come mio solito, invece di iniziare dalla vera Tarte Tatin di mele, quella che la storia ci racconta inventata per "errore" da una delle sorelle Tatin, Stephanie e Caroline, che gestivano un albergo e si occupavano rispettivamente della cucina e dell'accoglienza. La maggiore Stephanie nella fretta di mettere su la torta di mele, essendo la sala da pranzo piena di cacciatori, imburrò la teglia, la spolverizzò di zucchero, mise dei fiocchetti di burro, aggiunse le mele e infornò e solo dopo un  po' si rese conto di non aver messo la pasta ... che fare?... mettiamo la pasta sopra.. come servirla?.. rovesciamola su un piatto.. Ecco nata la torta che diventò famosa con i loro nome la Tarte Tatin!

Ed io che sono famosa fra gli amici per essere approssimativa e che per mia mamma non faccio mai le ricette come sono.. che ho fatto?  Ho provato la prima volta la tatin con l'ananas e con la pasta sfoglia e mi sono innamorata di questa versione rapida (la pasta sfoglia è chiaramente quella comprata, anche se non disdegno di farla di tanto in tanto in casa).
Quindi eccomi qua dopo tanto a lasciarvi questa ricetta rapida ma buonissima

La "finta" tatin all'ananas


Ingredienti:
Pasta sfoglia
Ananas in lattina
Zucchero
Burro

Prendete una teglia (una tortiera rotonda) cospargetela con 3/4 mm di zucchero mettetela sul fuoco e fatela caramellare, aggiungete dei pezzetti di burro (attenzione il tutto sfrigolerà un po') aggiungete le fette di ananas, facendo molta attenzione perchè il caramello provoca ustioni molto gravi, lasciate colorire per un minuto o poco più poi voltate le fette, un altro minuto e togliete dal fuoco. Ricoprite con la pasta sfoglia e cospargete con un po' di zucchero che con la cottura caramellerà e donerà alla sfoglia una particolare croccantezza, mettete in forno a 180°/ 200°. Cuocete finchè la sfoglia non sarà ben dorata, questo ovviamente dipende dal vostro forno, nel mio a gas e con impianto elettrico fuori uso da più di un anno, ci vuole un po'!!


Non mi resta che augurarvi una buona fine d'anno e un miglior inizio del 2013!

sabato 24 novembre 2012

6 anni!

Il Bimbo ha compiuto 6 anni lo scorso 30 ottobre...



.. e come al solito dovendo fare tutto  il buffet ed essendo perennemente affannata  ed in ritardo ho optato per una torta semplice ma d'effetto il solito pan di spagna al cioccolato  con la solita crema al cioccolato arrichita questa volta da una crema di nocciole bio (nocciole macinate fino a diventare una crema oleosa) che ha dato origine ad una fantastica crema gianduia.

e la decorazione? niente di più semplice!



Vista un po' ovunque nel web, ma sempre d'effetto per chi la vede per la prima volta.

Dopo aver facito la torta con la crema di cui sopra, basta spalmarla con una bella e buonissima ganache fondente, poi appoggiare sui bordi dei togo che la ganache raffreddandosi del tutto incollerà. al momento di servire riempire con gli Smarties  (magari un po' più abbondanti di quelli che ho messo io ) e legare un bel fiocco alla base della torta..
Vi assicuro che possono riuscirci tutti e lascerete felici e stupefatti i vostri piccoli ospiti ed il/la festeggiato/a!


Ma al di là della torta questo compleanno ha decisamente segnato una tappa nella vita del mio bimbo e nella mia.. 6 anni, una briciola di tempo eppure sento che ha già iniziato il lento, lento, lento viaggio che lo porterà fra meno anni di quel che si possa pensare a tagliare il cordone ombellicale emotivo che ancora lo lega alla mamma...
Il passaggio dalla scuola dell'infanzia alle elementari è un gradino altissimo nella crescita psicologica di un bimbo .. quando è il primo figlio a farlo non te ne rendi conto fino in fondo, sopratutto se c'è un fratellino di poco più piccolo... ma quando sei andata molto oltre con i primi due... sai benissimo che sarà solo TUO ancora per un'altra briciola di tempo...

immagine dal web
 

venerdì 23 novembre 2012

Waiting for Cristhmas...

Metti un pomeriggio di novembre..
Un caffè.. la tua tazzina di Natale... un barattolo con i biscotti alle spezie...



.. ed un tratto la consapevolezza che Natale sta arrivando...



giovedì 22 novembre 2012

Our Thanksgiving dinner!

Eh si oggi è il Thanksgiving e quando lo Chef (vi ricordate è il mio quasi Diciottenne) se ne è reso conto ha cominciato a chiedere una cena americana ovviamente con del tacchino... certo che alle 5 del pomeriggio non si può pensare di organizzare una vera cena del Ringraziamento ma qualcosa di Americano si può sempre riuscire a fare...

.. e mentre passeggiavo fra le corsie del supermercato e pensavo di fare delle fettine di tacchino impanate nei corflakes ho avuto l'illuminazione.. Club Sandwiches.. sono americani direte voi?
Be' sul libro di Laurel Evens ci sono e quindi per me sono americani a tutti gli effetti


Facciamo un po' di storia del Club Sandwich.
Riporto dal sito dei Barman

Pare che l’origine di questo particolare sandwich,  sia associata agli hotel di lusso, in realtà il suo nome deriva dai country  club, dove conobbe la sua fama negli Stati Uniti dalla fine dell’ottocento in poi. Pare fosse uno dei piatti preferiti dall’ex re d’Inghilterra Edoardo VIII e da sua moglie Wallis Simpson, la quale amava prepararlo da se. La sua prima apparizione fu presso il famoso Saratoga Club House (una casa da gioco esclusiva per soli uomini, l’unica a Saratoga Springs)  dove nacque la patata fritta.  In origine il club si chiamava Morrisseys Club House e non permetteva l’ingresso alle donne e agli abitanti locali nelle sala da gioco. Il Club fu acquistato da Richard Canfield nel 1.894  che ne cambio il nome, facendolo divenire un Casinò. Nelle sue cucine nacque il Club Sandwich. Questa la storia raccontata  nel libro : New York: Guida all’Empire State pubblicato nel 1940. Secondo una altra storia,  di portata più popolare,  sull’origine di questo sandwich, tratta dal libro edito nel 1916 da Marion H. Neil “Salads, sandwiches, and chaufing dish  recipes”, le cose più buone nascono per caso o per necessità. Nel libro, si racconta, di un uomo che tornando a casa una notte con molto appetito,  dopo che la sua famiglia e i servitori si erano già coricati, cercò nella dispensa della cucina qualche cosa da mangiare. Vi trovò i resti di diversi alimenti, ma nessuno di questi sembrava sufficiente in abbondanza per soddisfare il suo appetito. L’uomo decise di mangiare dei toast,  cosi tostò del pane su entrambi i lati, li imburrò, vicino al burro trovò della maionese, alcune fette di bacon grigliato, e alcuni pezzi di pollo freddo. Mise tutti questi ingredienti su una fetta del toast,  vi pose delle fette di pomodoro e dell’insalata,  appoggiò una altra fetta di pane tostato chiudendolo e lo mangiò, trovandolo delizioso. Il nome Club gli venne dato perché il sandwich venne adottato dal club di cui  l’uomo era membro. Raccontò ai suoi amici e ai membri dello staff di come preparò questo sandwich. Lo sperimentarono di tanto in tanto, e lo dichiararono il “Club’s Sandwich”  tanto che il nome e la preparazione di questo particolare panino giunse anche in altri clubs e ristoranti e così rimase da allora. Questa  storia  pare sia la più attendibile.                        


Il nostro club è stato fatto con fette di pan carrè chiamato Americano, lattuga, pomodorini, prosciutto cotto, frittata, tacchino, sennò che thanksginving sarebbe?, e bacon.
Maionese home made, mescolata con un po' di ketchup per una salsa rosa di accompagnamento.



Happy Thanksgiving to everyone!!



Un pane stellare!

Sono in pieno trip da pane,
Ho voglia di pane buono.
Ho voglia di pane fatto in casa.
Ho voglia di pane caldo e fragante.
Ho voglia di pane dalle forme nuove.
Ho voglia del "mio" pane toscano.
Ho voglia di pane come una volta.
Ho voglia di pane con la pasta madre...
... e sto cominciando a soddisfare le mie voglie.

Per oggi un pane scenografico, pensato per la tavola di Natale.



Da quando l'ho visto sabato scorso sulla pagina facebook di una mia amica  non ho più avuto pace.. dovevo farlo.. e ieri mattina finalmente, grazie alla Madonna della Salute, festività veneziana che ci permette di festeggiare il patrono  (sapete com'è a S. Marco è festa nazionale), e quindi ad un giorno di riposo extra dal lavoro mi sono messa all'opera.

Eccolo un attimo prima di entrare in forno...



ho seguito le indicazioni del blog L'ingrediente perduto da cui anche Manola aveva preso la ricetta, unica variante io non ho messo il pane dentro una teglia ma ho soltanto usato la base della tortiera come misura per la preparazione del pane ed ho fatto la lievitazione a campana coprendo il pane con una ciotola di vetro rovesciata.



Semi di sesamo sui petali e di papavero al centro .. come se piovesse!!!


martedì 20 novembre 2012

Twist pancetta e cheddar



Un altra ricetta di Lorraine Pascal, a dire la verità è questa la prima che ho provato delle sue ricette, me ne ero dimenticata.
L'ho preparato come sfizio per le mamme per il compleanno del Bimbo!
... e l'ho modificata il cheddar lo trovo solo in un iper mercato dove vado molto molto molto raramente quindi ho deciso di usare il gruvyer, poi volevo farli anche in versione baby per cui questa versione l'ho completamente stravolta.



Procediamo con ordine

Twist pancetta e cheddar da un'idea di Lorraine Pascal



Pasta sfoglia (comprata ma la prossima volta provo con quella home made che ho in freezer)
Senape (inglese dice Lei, io quella che passava il frigorifero, una meravigliosa Honey custard with champagne, non chiedetemi di cosa sa, perchè per me sa di senape!!!)
Cheddar  (io gruvyer)
Pancetta

Prendete la pasta sfoglia e spennellatela con la senape, grattugiateci sopra il vostro formaggio poi disponete le fettine di pancetta una a fianco all'altra a qualche millimetro di distanza.

Tagliate con la rotella da pizza o un coltello ben affilato fra una fetta e l'altra di pancetta e ttorcigliare le fette su se stesse: twist!!!

Poggiarle sulla teglia e rimetterele a raffreddare in frigo, così quando le passerete in forno manterranno un po' di più la forma.

Dorare in forno a 200°

Tutto qui, più facile a farsi che a dirsi: è questo che adoro di Lorraine!!

La versione Baby aveva solo formaggio e prosciutto cotto... un po' insipida, la prossima volta o cambio il formaggio o metto comunque un velo sottilissimo di senape o meglio ancora forse di ketchup!!

Buon luminosa giornata autunnale!!!

martedì 13 novembre 2012

Tagliatelle al pepe nero - Lorraine Pascale

Vi avevo parlato tempo fa della mia nuova musa in cucina: Lorraine Pascal, un passato da fotomodella poi la scoperta della passione della cucina, diventa chef in vari ristoranti e alla fine ne apre uno e infine diventa una star della tv con al sua Cucina Easy, che è anche un libro, di libri ne ha scritti diversi la bella Lorraine e spero di comprarne uno quanto prima.

Bene, seguendo la sua trasmisone su Sky mi sono segnata un po' di ricette e la prima che ho provato è quella delle

 Tagliatelle al pepe nero.


Ingredienti:
4 uova
400 g di farina 00
1 cucchiaio di pepe nere pestato grossolanamente
1 cucchiaio d'olio
sale
 Preparare la sfoglia, io impasto a mano, è una delle poche cose che faccio a mano e non con l'impastatrice, quindi sulla spianatoia versare la farina e setacciarla, formare la fontana, rompere dentro le uova, l'olio, il pepe  e il sale, sbattere delicatamente le uova, incorporando via via la farina, facendo attenzione a non rompere la fontana, quando l'impasto avrà raggiunto una consistenza adatta lavoratelo con le mani per 5/10 minuti.
Poi la rapidità ha ragione sulla tradizione e vado di macchinetta tirapasta e non di mattarello, anche Lorraine usa la sfogliatrice.
Lei poi le tagliava larghe come pappardelle, ma io non amo proprio quel formato e ho passato le strisce di pasta nella trafila per tagliatelle.




Le abbiamo condite con la 

Salsa alla pancetta, funghi e parmigiano.

sempre di Lorraine Pascal

 
Ingredienti:
200 g di Pancetta
Funghi  (Lorraine usava 175 g di champignon cremini, noi abbiamo usato dei finferli, peso ad occhio)
250 g di panna liquida
Abbondantissimo parmigiano (non dava le dosi ma sarà stato un pezzo da almeno 2hg)
Sale e pepe.

Rosolare la pancetta senza aggiunta di grassi, unire i funghi salare leggermente e portarli a cottura. Unire la panna fresca e il parmigiano grattugiato, farlo sciogliere. Assaggiare e regolare di sale e pepe.
Condire le tagliatelle allungando caso mai con dell'acqua di cottura, che avrete tenuto da parte.

A noi sono piaciute molto!

God save Lorraine Pascal

PS per scrivere  questo post ho impiegato almeno 2h!!!! l'ho scritto mentre facevo i compiti con il Bimbo... capite perchè ultimamente scrivo raramente? Oltre al fatto che il Bimbo è a dieta quindi si cucina meno perchè è impossibile tenere a dieta un bambino di 6 anni se per casa girano dolci e/o pietanze elaborate! Mi darò al cucito e vi mostrerò i miei lavori creativi!!

giovedì 8 novembre 2012

Corn dog!


Si è fritto troppo in casa mia ultimamente, ai ragazzi piace molto .. ed io mi sono lasciata tentare .. ma non sarà più così.. il bimbo è a dieta. e quindi tutta la famiglia si adegua..

Il quasiDiciottenne, da qui in poi lo chiameremo lo Chef, ha una passione insana per quel può esserci di più unto, grasso, carnivoro e dannoso per le arterie nelle cucine di tutto il mondo e in uno dei suoi programmi preferiti su Sky "Man vs Food" ha visto questa schifezza meraviglia fritta: il Corn Dog ovvero un wurstel impastellato con farina di mais e fritto...



Non gli ho detto che io l'avevo già visto nel più ruspante "I menù di Benedetta" e che l'avevo in memoria per una prova, gli ho lasciato il piacere e l'onore della scoperta di questo "sopraffino" piatto della cucina statunitense e anche l'onere di prepararlo..

The Corn Dog

Ingredienti (tutti assolutamente senza dosi)

Wurstel (di quelli grandi)
Acqua
Farina 00
Farina di mais bramata
Sale
Olio per friggere
Preparate la pastella, deve essere bella consistente, infilzate i wurstel su uno spiedino (così li terrete agevolmente in mano una volta fritti per sgranocchiarveli in piedi!!), tuffateli nella pastella ricoprendoli bene e friggeteli in olio caldo..




... e qui lo dico e qui lo nego.. l'idea farà pure rabbrividire ma il gusto non era poi così male!

Per completare la Premiata Friggitoria della Strega ha servito pure un fantastico fish and chip , so so english, e dei bocconcini di petto di pollo pure loro impastellati con erbe varie..






giovedì 25 ottobre 2012

Vortice d'autunno ovvero strudel radicchio, pere e feta


Del radicchio che sta invecchiando in frigo, un pacchetto di feta da smaltire e il pranzo take-away per l'ufficio... mettete insieme il tutto aggiungete una pera, dei porri, un rotolo di pasta sfoglia, agitate la testolina e arriverà l'idea per un bello strudel, e siccome un mio caro amico che non c'è più mi ha insegnato che strudel vuol dire vortice anche se  io non ho arrotolato la pasta sfoglia in un vortice perchè quella che resta dentro non si cuoce, secondo me, ho deciso di chiamarlo così!

Semplicissimo da fare. Ho stufato il radicchio (trevisano precoce) con i porri in una padella con del buon olio d'oliva, ho fatto raffreddare poi ho steso la pasta sfoglia,l'ho ricoperta con il radicchio, una pera a pezzetti, e mezza confezione di feta sbriciolata, ho chiuso semplicemente sovrapponendo i lembi.



Ecco lo strudel tagliato, il dolce delle pere stempera l'amaro del radicchio che nel caso del precoce è notevole. il feta insaporisce il tutto con il suo gusto sapido.


Radicchio e pere fanno parte dei sapori d'autunno, indiscutibilmente.




mercoledì 24 ottobre 2012

Banana nut pancakes

Waiting the breakfast on a sunday morning



Aspettando la colazione una domenica mattina può capitare  che ti arrivino dei pancakes... e siccome la mamma è stufa di fare e mangiare sempre la stessa cosa dopo averne fatti 3 natur ecco che prende la ricetta di Laurel Evans in "Buon appettito America" e trasforma i Classic Buttermilk Pancakes in Banana Nut Pancakes


Classic buttermilk pancakesIngredienti:
135 g di farina
2 cucchiaini di zucchero
1/2 cucchiaino di sale
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
250 g di latticello
un uovo grande
35 g di burro fuso
olio vegetale per ungere la teglia

In una ciottola unire tutti gli ingredienti secchi, in un'altra quelli liquidi (uovo sbattutto, latticello e burro fuso)
Versare quelli liquidi nella ciotola dei solidi, e mescolare il minimo indispensabile, se restano dei grumi meglio.
Scaldare una padella e ungerla leggermente, solo per il primo pancake, versare un mestolino di pastella senza allargarlo, girarlo quando il bordo è ben cotto e si sono formati dei buchetti sulla superficie. Cuocere pochi minuti anche sul secondo lato.
Impilare i pancackes via via che sono pronti.
Servirli con un ricciolo di burro e taaantooo sciroppo d'acero.
se poi volete trasformarli in
Banana Nut Pancakes
unite come ho fatto io
1 banane schiacciate
35 g di noci
a metà della pastella (raddoppiate queste dosi se partite facendo solo i banana nut pancakes e unendo le 2 banane schiacciate ai liquidi e i 70 g di noci spezzettati ai solidi)
Procedere come per i classic pancakes,e allo stesso modo impilare e servire con burro e sciroppo d'acero e se volete con anche fettine di banana (io non ne avevo più) e gherigli di noci.



Happy sunday breakfast!



martedì 23 ottobre 2012

L'alba



Sono uscita prestissimo stamattina per accompagnare il (quasi)Diciottenne, all'autobus per Jesolo, dove va a scuola, era in ritardo il ragazzo...
.. sono uscita all'ora in cui il cielo era blu chiaro di quel colore tutto particolare che assume quando all'orizzonte ricompare il sole.
E' un momento della giornata che, se riesco ad essere già attiva, mi riempie di energia, essere in giro per le strade è un'autentica sferzata.
Siamo andati incontro alla luce che lentamente colorava un cielo insolitamente limpido di rosa mentre alle nostre spalle il blu era ancora padrone della notte..


Non so cosa ci sia di così magico ed affascinante in questi attimi del giorno.. forse è la gioia della luce che rinasce e scaccia la paura primordiale della notte, del buio, la paura di vagare in una notte senza fine..
Tutto appare magico in quel chiarore che avanza soffuso di luce rosata ... poi in un attimo è giorno, il cielo è bianco della luce nuova e tutto è troppo nitido, delineato...


Sono rientrata in casa nel momento in cui i lampioni si spegnevano...
Un nuovo giorno era cominciato

lunedì 22 ottobre 2012

Questa volta tocca a Bloom.



Per Eva nel giorno del suo sesto compleanno, per Eva che non guarda le Winx alla tv, perchè non la piacciono, ma vuole la torta delle Winx e vuole pure un cuore e allora ci inventiamo la torta a due piani con il secondo a forma di cuore, per Eva che alla mia domanda di che colore la facciamo, già pronta a tuffarmi in un mare di rosa, mi risponde: "Gialla, la voglio gialla perchè è il mio colore preferito"


Bloom, una Winx che ancora mi mancava, fatta tardi e troppo in fretta, con i capelli che hanno ceduto all'umidità dell'aria che da queste parti non manca mai (come tutte le donne anche Bloom ha i capelli ribelli per l'umidità), rifatti in corsa all'ultimo minuto e il cui peso  ha fatto storcere in maniera un po' troppo innaturale il collo e la testa...

Le ali questa volta erano perfette, due fogli di colla di pesce tagliati e dipinti con il pennello e i colori in gel e una leggera spolverata di glitter alimentare.



Le torte sotto erano un pan di spagna al cioccolato con crema pasticcera al cioccolato.


Per Eva che alla sera si è addormentata dopo aver detto alla mamma che era Felice, per la festa, gli amici, i regali e la torta.

venerdì 19 ottobre 2012

Polpette di pane

In casa nostra si compra poco pane, se ci sono ospiti si prepara (con la macchina del pane) per noi spesso si fa a meno.. poi capita che per tre pasti di seguito si abbia voglia di pane e non ci sia.. e al 4° pasto si compra.. e sistematicamente avanza.. avanza oggi, avanza domani.. o lo do alle galline della vicina o mi invento qualcosa.. di dolci ne faccio già troppi.. e si vede sul giro vita di quasi tutta la famiglia.. quindi ultimamente sono alla ricerca di idee per propinare il pane vecchio ai miei difficili commensali..
Pensa che ti ripensa ho pensato alle polpette di pane di tradizione partenopea e ho improvvisato la ricetta sulle memorie di quelle lette (ma si sa che zio Alzhy tenta di ghermirmi ultimamente).
Ho proceduto così:
Ho spezzettato del pane moooltooo vecchio  e l''ho messo a bagno  in una ciotola nel latte in cui avevo sciolto in un po' di dado granulare in polvere (senza glutammato o grassi idrogenati aggiunti).
Ho lasciato ammorbidire poi ho impastato un po' con le mani frantumando i pezzi rimasti duri, ho aggiunto 2 uova, grana e erbe aromatiche in polvere (le solite della Remedia).
 Poi ho formato de3lle polpette con le mani e le ho infarinate, le ho messe in una teglia ricoperta di carta forno unte con un filo d'olio e messe a dorare in forno, girandole a metà cottura perchè il mio vetusto forno a gas cuoce solo sotto.
Infine le ho tuffate nel pomodoro (che avevo fatto andare con un po' di soffritto).
Più  frugale di così!!!!

Ovviamente i due smorbi grandi manco le hanno assaggiate!

Ma le rifarò per noi tre (io, Lui ed il Bimbo) ed ho già in mente un polpettone che magari riewco a far assaggiare anche a loro!



mercoledì 17 ottobre 2012

American night!


In una famiglia con la parte maschile fan del più famoso marchio di trash fast food del mondo il libro di Laurel Evans non poteva che cadere a pennello, quale ricetta sperimentare per prima, ma chiaro quella per una hamburger night!!
Da quella volta un anno e mezzo fa, si ripete spesso, domenica il quasiDiciottenne ha detto che dovremmo farlo diventare un appuntamento settimanale... chissà così forse riuscirei a strapparli al Mac!
Allora sabato alle 17 ho impastato doppia dose di questi panini
Home-made burger buns
170 ml di acqua calda
30 g di burro
1 uovo (grande)
455 g di farina 
50 g di zucchero
1 cucchiaino e 1/4 di sale
1/2 di cubetto di lievito di birra da 25 g, circa 12 g
semi di sesamo e uovo per lo spennellamento pre cottura
Ho impastato nell'impastatrice usando tutti gli ingredienti, tranne l'uovo per lo spennellamento ed il sesamo
Ho formato dei panini da circa 1 hg l'uno fatti lievitare un'altra oretta poi li ho li ho messi a cuocere a 190° per 1/4 d'ora circa dopo averli spennellati con l'uovo sbattuto con un po' d'acqua e spolverizzati con semi di sesamo.



Nel frattempo ho proceduto a formare:  The Perfect, Classic Burger
150 g di carne per ogni hamburger
insalata lattuga iceberg 
pomodoro a fette 
ketchup, maionese e senape
cetriolini sottaceto 
cipolle crude 
opzionali suggeriti e da noi utilizzati
bacon (trovarlo il bacon, era pancetta affumicata, non stufata)
formaggio filante, nel nostro caso edamer.
Le spiegazioni dicevano di mescolare la carne con 1 cucchiaio di acqua (ogni 150 g di carne) e volendo con delle spezie, ho unito della cipolla a pezzetti piccolissimi, formato gli hamburger, salato in superficie e messo in frigo a riposare in attesa del momento della cottura
Vanno messi sulla piastra calda senza girarli fino a quando non si staccano da soli (più o meno ) , poi sul libro c'è tutta una spiegazione sulla cottura e i vari gradi di cottura, io ho fatto un po' ad occhio. Se si usa il formaggio dopo averli girati si aggiunge la fetta di formaggio sulla carne .
Nel frattempo su metà bistecchiera tostare i panini, e cuocere il bacon.



di solito chiedo ai presenti cosa vogliono nel panino e lo formo io in cucina,  questa volta ho messo nei piatti tutti i vari ingredienti ed ho portato in tavola ed ognuno ha composto il proprio panino unendo le salse preferite.


e facendo gli strati a proprio piacimento.


questa è la versione rigorosamente verdure free dei due smorbi (16enne e 18enne) della domenica a pranzo il sabato a cena erano impegnati con i rispettivi amici.
Mi sono dimenticata di fare le foto dei panini che abbiamo mangiato con amici (miei  e di Lui) il sabato sera


Le salse in tavola erano ketchup comprato ed ettolitri di maionese fatta in casa: mettete che decidiate di fare doppia dose di maionese e questa impazzisca che fareste voi? be' io per non gettare il tutto ho fatto la terza dose e l'ho via via allungata con le due impazzite risultato 1 l di maionese!!! da finire in tempi brevissimi (stasera tramezzini per tutti!!)


Ed ecco lo spaccato del panino dove si vede il grado di cottura degli hamburger.


Per mantenere la linea ma soprattutto per gettare un ponte fra Italia ed USA  abbiamo concluso la cena del sabato con caffè e frittelle delle giostre rigorosamente home made!







martedì 16 ottobre 2012

Il profumo del sottobosco in un biscotto


Qualche giorno fa Chiara della La Voglia Matta  ha pubblicato sul suo Blogs got Talent la recensione di Calme et cacao un bel blog di un'italiana che vive in Francia presentato con la ricetta dei macarons... ora dovete sapere che io tremo all'idea di preparare i macarons ma che trovo adorabili la loro
apparenza sul gusto non mi pronuncio finchè non riuscirò ad assaggiarne di "veri".. conunque sono andata a vedere il blog e spulciando qua e là ho trovato questa ricetta di biscotti con farina di castagne  e visto che la farina di castagne non manca (quasi) mai nella mia dispensa e che adesso è decisamente l'ora di fare fuori quella dello scorso anno, in attesa del nuovo raccolto, ho subito deciso di provarli al più presto




Mi  sono messa all'opera un venerdì pomeriggio già pieno d'impegni, ho preparato l'impasto e l'ho messo in frigo, poi ho proseguito con gli altri miei impegni.
Sabato mattina, dopo aver spedito il (quasi) diciottenne a scuola e aver bevuto il mio caffè ho deciso che dovevo assoluamente cuocerli e farne la mia colazione.. diciamo che ho tirato giù un po' di santi dal paradiso... l'impasto nel giro di pochissimi minuti diventava morbidissimo, i passaggi in frigo non si sono contati... ma alla fine ho addentato il primo biscotto...




.. è stato un attimo assolutamente proustiano... un morso ed il profumo del sottobosco che emanava dal biscotto mi ha trasportato nel bosco dove in autunno andavamo con mamma, babbo e la nonna in cerca di funghi...

Semplicemente divini!


Valeva la pena di dannarsi con la sablè che non voleva saperne di lasciarsi tagliare..


.. e domenica mattina approntiamo il set.. qual'è lo sfondo edil piatot migliore? facciamo un po' ed un po' poi riponiamo tutto nella scatola di latta e laviamo i piatti sporcati per nulla...