giovedì 30 agosto 2012

Saccottini rustici


Sto aiutando una collega  a preparare il buffet per la sua festa di pensionamento e fra le cose che ho pensato di prepararle ci sono questi saccottini rustici, che preparavo sempre per gli aperitivi nel mio periodo del catering (eh si ho gestito una piccola attività di catering casalingo per un periodo preparando matrimoni e cerimonie varie per amici e amici di amici.. pure un matrimonio da 340 persone siamo riusciti a metter su e gestire..)

Sono una "mia" ricetta di quelle nate un po' per caso unendo una pasta matta salata, modificata dalla ricetta passatami da un'amica e dei ripieni inventati.

Questi sono stati fatti in due gusti: zucchine e ricotta affumicata, spinaci e feta.



Ecco la ricetta della pasta salata.

Pasta matta all'olio e vino.
350 g di farina
3/4 di bicchiere di vino bianco
10 cucchiai d'olio sale q.b.

Impastare tutto, lasciar riposare un po',  poi procedere a stenderla con il mattarello.
Tagliare dei cerchi con un coppapasta o uno stampo da ravioli o un bicchiere.. infinite sono le possibilità della vita..

Per i ripieni, i classici che  usavamo per il catering erano:

Zucchine, ricotta affumicata e timo

Saltare le zucchine grattugiate in padella con olio e aglio, aggiungere le foglioline di timo fresco (questa volta me le sono dimenticata). Una  volta cotte salare e grattugiarci abbondante ricotta affumicata.

Cipolle, cumino e uvetta

Cipolle cotte in padella con uvetta e semi di cumino.. secondo me uno dei ripieni migliori.

Caponata di melanzane

La classica caponata di melanzane alla siciliana, fatta con cubetti piccoli, piccoli.
(seguirà topic apposito con ricetta)

La new entry di questa volta è stato un ripieno con cui di solito preparo dei mini muffin salati, di ispirazioni  greca:

Spinaci e feta

Semplici spinaci lessati uniti a della feta sbriciolata.



martedì 28 agosto 2012

.. e se andassimo da Tiffany?

Negli ultimi mesi ho letto almeno tre libri con Tiffany nel titolo, che sia una nuova moda?


L'ultimo è sicuramente quello che mi è piaciuto di più..
Un'angelo, una bambina solitaria che diventa una inconsapevole splendida donna... New York, Nantucket..



.. è bello viaggiare in luoghi distanti che nel mio immaginario fanno parte del  fresco New England si lo so che a New York fa caldissimo d'estate.. a Nantucket non so.. in ogni caso il libro non è ambientato d'estate!
Un'amico immaginario mai dimenticato che riappare dopo 23 anni per caso.. ma sarà davvero un caso...

Qualcuno potrà obiettare che c'è una forte somiglianza con "La città degli angeli" lo splendido film con Nicholas Cage e Meg Ryan.. secondo me c'è l'idea di base.. ma poi tutto si svolge diversamente
 Se avete voglia o bisogno di sognare leggete

Domeniche da Tiffany di James Patterson con Gabrielle Charbonnet



da IBS
"Jane è una bambina solitaria e sensibile. Sua madre, la potente e cinica Vivienne Margaux è una produttrice teatrale di Broadway e non ha tempo per lei: giusto un bacino ogni tanto e qualche rimprovero per un gelato di troppo. Il padre è stato uno dei molti mariti di Vivienne e solo saltuariamente fa capolino nella vita della figlia, accompagnato dalla nuova - e giovane compagna. Ma per fortuna c'è Michael: bello, comprensivo, affettuoso, sempre disponibile ad accompagnare Jane a scuola, a portarla a fare merenda al lussuoso Astor Court del St. Regis Hotel, a rimboccarle le coperte la sera. Solo che... Solo che Michael è un amico immaginario, e il compito degli amici immaginari è quello di accudire i bambini fino ai nove anni di età. Dopo dovranno cavarsela da soli. Per fortuna la loro scomparsa non lascia traccia nella memoria. Ma Jane è diversa da tutti gli altri e non ha dimenticato. A trent'anni ancora pensa con rimpianto a Michael. Lavora per la casa di produzione di Vivienne, è sempre lievemente sovrappeso, è sempre sensibile e solitaria, nonostante un bellissimo fidanzato che sta con lei solo per far carriera. E poi un giorno accade l'impensabile: Jane e Michael si incontrano casualmente a New York. Sono passati più di vent'anni, ma lui è identico, perfetto, non è invecchiato di un giorno. Jane pensa di essere impazzita: Michael esiste? È un uomo? Un angelo? In fondo ha importanza? Quel che conta è che Jane è innamorata e che Michael è l'uomo perfetto per lei... "





Ah, per chi a Sky domani sera mercoledì 29 agosto alle 19.25  c'è il film tratto dal libro..

domenica 26 agosto 2012

E-reader e un amore scandaloso..

E' arrivato come un intruso, l'ho regalato a Lui per il nostro 20° anniversario.. senza nessuna intenzione di usarlo.. vuoi mettere i libri di carta, le copertine che lasciano intendere, presagire... poi i libri nella sua memoria sono aumentati ad un ritmo vertiginoso... offerte da 90 cent su amazon, scambi fra amici.. e diciamolo in rete si trova di tutto.. avevo finito i libri di carta, instaurato un drastico regime di riduzione delle uscite economiche.. e me lo sono trovato in mano.. ho cominciato a leggere e non ho più smesso, ho sempre una 15 di libri in attesa e me lo contendo con Lui, che sta già pensando di regalarmene uno per Natale!!


Certo le copertine mi mancano ancora..il piacere sottile di gironzolare per una libreria e scegliere un libro ad istinto.. e poi li scarica tutti Lui ed a me manca proprio la fase della scelta.. devo imparare ad arrangiarmi..
Nel frattempo le mie librerie sempre in perenne affanno da eccessivi arrivi sui loro scaffali ringraziano .. e il portafoglio pure..

Fra i libri in archivio ce n'era uno che ho iniziato diffidente.. il genere biografia storia vera non è il mio...ma poi mi ha preso moltissimo  e l'ho divorato

Giulia e Fausto La storia segreta dell'amore scandaloso che spacco l'Italia. di Alessandra De Stefano

Mi ha permesso di "conoscere" due persone di cui avevo solo sentito parlare di sfuggita e di vedere uno spaccato di un Italia che non c'è più.. sicuramente più bigotta di adesso, un po' ipocrita (se se la fosse tenuta come amante, non ci sarebbe stato tanto scandalo, scrive ad un certo punto l'Autrice).. ma da un certo punto di vista più "sana" dell'Italia di oggi fatta di veline, escort e scandali che scandali non sono e non fanno più spostare nessuno... che si siano perduti tutti i valori??

Detto questo penso che l'amore ta Fausto Coppi e Giulia Occhini fose un amore puro degno di essere vissuto alla luce del sole...

..Io sono favorevole al divorzio ci mancherebbe e all'autodeterminazione femminile.. sono femminista nelle fibre più profonde del mio essere... ma l'enorme cambiamento di costumi dagli anni '50 del novecento ad oggi...ha prodotto qualcosa di altrettanto aberrante della prigione per adulterio!


 Da IBS
"Voglio un autografo!" È la sera dell 8 agosto 1948 e queste sono le prime parole che Giulia Occhini rivolge a Fausto Coppi incontrandolo appena fuori Varese. Se fosse stato per lei, non si sarebbe neppure mossa da casa, ma il marito, il dottor Locatelli, coppiano sfegatato, non poteva perdere l'occasione di vedere da vicino il suo idolo. Stringendogli la mano, Giulia prova subito qualcosa di ben più sconvolgente della semplice ammirazione per un atleta: avverte con prepotenza un che di magnetico. Bastano pochi altri incontri perché tra loro nasca un'amicizia profonda e sincera che con il tempo diventa complicità intima, quindi passione irrinunciabile. Ma Coppi è sposato, la signora Locatelli ha anche due figli piccoli. I giornali si gettano a capofitto sulla loro storia proibita, Giulia viene soprannominata la "Dama Bianca", amata e odiata al pari di una diva, più spesso coperta di fango. Però lei è una donna innamorata, disposta a difendere le sue scelte contro tutto e tutti, e pure a passare un mese in carcere, accusata di adulterio da Locatelli. Dopo un lungo lavoro di ricerca sulle carte processuali, sui documenti dell'epoca e sull'epistolario tra Fausto e Giulia - pubblicato qui per la prima volta per concessione del figlio Fausto jr., che finora l'ha custodito gelosamente a Villa Coppi -, Alessandra De Stefano ricostruisce con accuratezza la più controversa storia d'amore italiana anche allo scopo di restituire finalmente dignità ai suoi protagonisti.




martedì 21 agosto 2012

E adesso i cobbler

Dopo i crumbles i cobblers.. adoro le torte con la frutta sotto e le briciole sopra (i crumbles) e adesso sto sperimentanto quelle con i ciottoli  (i cobblers)..  l'altra sera per la cena con Elisa io ho portato un Peach and bluberry cobbler

splendido questo di Joy of baking!

Entrambi i dolci sono di origine anglosassone, i crumbles sono ricoperti di briciole di pasta brisè mentre i cobblers sono ricoperti da dei ciottoli (grossi "pezzi") di un impasto simile agli scones o di pasta biscotto disposta in grosse cucchiaiate.
Io li trovo così estivi ..e così anglosassoni... in realtà nella mia testa il crumble è inglese e il cobbler del New England.. e Jamie Oliver conferma questa mia ipotesi "This is a fantastic American recipe equivalent to our crumble"
Ho trovato due ricette su Coquinaria e al momento ho provato quella di Thomas Keller, che vi riporto, ma prossimamente proverò anche quella del McLagan.

Ho copiato la copertura da Keller
Per la copertura
1 tazza e 3/4 di farina
1/2 cucchiaino di lievito chimico
1/2 cucchiaino di bicarbonato
85 g di burro
3/4 di tazza di zucchero
2 uova grandi
1/2 tazza di buttermilk

Zucchero alla cannella
1 cucchiao di zucchero
1/4 di cucchiaino di cannella




Per il ripieno ho preso spunto da quello della Mc Lagan
Ripieno
900 di di pesche
450 g di lamponi
100 g di zucchero
2 cucchiai di maizena
una spruzzata di limone
un pizzico di sale
Ho mescolato 1 kg di pesche con un po' di salsa di mirtilli che ho trovato in frigo, che avevo fatto chissà quando, poi ho messo lo zucchero, la maizena ed il limone come da indicazioni della Mc Lagan.



Ho disposto le cucchiaiate di copertura sulla torta e ho cosparso con lo zucchero alla cannella.




Erano troppo vicine e troppo grandi e cuocendo si sono completamente attaccate dando alla torta l'aspetto di un fiore.. ma questa è la teglia più grande che entra nel mitico mini fornetto elettrico.. ed il forno di casa non si accende

eravamo troppo presi dall'assaggio delle torte per fare la torta la sera a cena la mattina dopo questo è quello che era rimasto 




Mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di provare quello della Mc Lagan che sembra avere una copertura simile agli scones..
A presto con un altro dolce ciottoloso!

domenica 19 agosto 2012

Memorie di pioggia...

Mentre l'odiato "gobbo di Algeri", il malefico anticiclone africano che da un po' di anni regola le nostre estati facendo della nostra penisola un angolo d'Africa, estende per la settima volta il suo mantello su di noi .. io che, notoriamente non sopporto il caldo a livello fisico ma ancor più psicologico, per non impazzire del tutto mi ritrovo a vagare con la mente nelle mie memorie di pioggia..



Vi capita mai di avere dei ricordi del passato vividissimi ma concentrati? A me si, ho due momenti di quand'ero bambina legati alle condizioni metereologiche che sono stampati nella mia mente con una vividezza impressionante..
Ho in mente una mattina di ottobre il cielo terso per una pioggia notturna, le strade giù sotto ancora bagnate, la terrazza di camera dei miei (al 5° piano) umida di pioggia ed il profumo della terra bagnata, il profumo dell'aria lavata dalla pioggia che si mescolano al profumo del ragù che mia mamma stava preparando in cucina.. l'estate era (finalmente) finita..
Fra l'altro mi rendo conto solo adesso scrivendo che in questo ricordo sono racchiuse due passioni della mia vita adulta, la cucina e una che in famiglia viene considerata una mania e che è un'eredità del mio babbo: le previsioni meteo, la meteorologia, che fosse un segno del destino?!


L'altro ricordo è un giorno, un pomeriggio, non ricordo di che mese, io in cucina che faccio i compiti e mia mamma che lava e cuoce broccoli o cavoli o cime di rape, comunque qualcosa della famiglia dei cavoli dall'odore che ho in mente, il cielo che si fa scuro ed un temporale che arriva.. odore di pioggia (e cavoli che all'epoca non gradivo molto) odore di ozono..
PS notate ancora cucina e meteo..


.. e poi fra le mie memorie di pioggia c'è l'odore del mio luogo del cuore con la macchia mediterranea profumata di pioggia...

Non mi resta che continuare a ricordare e sperare che prima o poi, speriamo prima, arrivi un po' di pioggia a dar sollievo alle nostre campagne, che da nord a sud sono stremate da una siccità terribile... e a me che sono stremata da un'estate seconda solo a quella terribile del 2003, almeno così dicono i meteorologi!

sabato 18 agosto 2012

DRØMMERKAGE

L'altra sera io, Lui e il Bimbo siamo stati a cena a casa di amici e dopo tanto abbiamo rivisto Elisa, la figlia maggiore dei nostri amici che a luglio 2011 era partita per un'esperienza fantastica: un anno a scuola in un altro paese; Elisa aveva indicato fra i paesi preferiti la Danimarca e proprio quello è stato il paese a cui è stata destinata. Era molto più di un anno che non la vedevamo, si sa a 16, 17 o 18 anni c'è di meglio da fare che andare a casa degli amici di mamma e papà.
Io Elisa l'ho conosciuta quando era ancora nella pancia della sua mamma e la prima volta che l'ho vista dopo nata aveva poco più di un mese ed era minuscola.. Elisa oggi è andata ad un matrimonio ed era un'affascinante Donna in Rosso.
Per questa nostra cena estiva ha voluto prepararci una torta tipica danese la drømmekage: ottima!
Adesso lascio la parola proprio ad Elisa che ci racconta la torta e non sol...


DRØMMERKAGE



Il significato di questa parola è di origine danese, e letteralmente significa “torta dei sogni”. Il nome è nato in una città chiamata Hjallerup , dove una ragazza, Jytte Andersens invetò la ricetta per la nonna, che la definì una “torta da sognare”.
Io ho scelto di fare questa torta perché la trovo molto buona, facile da fare, e soprattutto perché è una delle torte tradizionali danesi. La copertura è infatti abbastanza tipica e comune nei dolci della Danimarca, e in generale nei dolci nordici.
Conosco questa torta (e ne ho mangiata tanta) perché sono stata per un anno a studiare in una piccola città della Danimarca chiamata Ringkøbing, come studentessa. Sono partita da Roma il 28 luglio 2011 senza sapere una parola di danese, sono stata affidata a una famiglia, e inserita in una classe, entrambe danesi ovviamente. Sono tornata in Italia il 4 luglio 2012, sapendo il danese, e con un po’ di amici sparsi in tutto il mondo. 
E’ stata un’ esperienza insieme difficile e stupenda. Ho provato me stessa, i miei limiti e le mie passioni. Ho conosciuto davvero molta gente, e le tradizioni e culture del paese dove sono stata ospitata. 



Drømmekage:
Ingredienti

per la pasta:

2,4 uova (ne ho messe 2 io)
180 g zucchero
150 g farina bianca
lievito
vaniglia
1,2 dl di latte
30 g di burro

per la copertura:

60 g burro
90 g farina di cocco
135 g zucchero di canna
0.3 dl di latte

tempi di cottura :
per l' impasto: a 200 gradi per 20 min c.a.
dopo l' aggiunta della copertura: 225 gradi per 5 minuti


In onore di Elisa della Danimarca il set fotografico è stato approntato con una rossissima tovaglieta natalizia in feltro tagliato al laser Ikea  


 Elisa ha raccontato nel blog "Destinazione Danimarca" la sua avventura.
Il dolce era squisito così nordico nella sua semplicità proprio come piacciono a me!!



venerdì 17 agosto 2012

Dolcetti gluten, sugar and eggs free in due parole dolcetti vegani.



Ieri mattina cercavo un dolcetto da portare a cena da un'amica.. qualcosa da fare con quello che c'era fra la dispensa ed il frigo..
Gironzolavo nei miei blog preferiti, cercavo qualcosa con la frutta, dolci che mi sanno molto di estivo e nordico, un altro crumble, un cobbler..arrivo sullaVia delle rose per dir la verità era un bel po' che non passavo di lì e sono andata a ritroso di molti post..e fra i tanti bellissimi post ho trovato questo di riciclo e svuotamento dispensa che mi ha colpito..
Poche, pochissime modifiche questa volta ed ecco la mia versione di

Tortine senza



100 g di frumina (amido di frumento)
60 g di farina di riso
40 g di farina di mandorle
1 cucchiaino e mezzo di livieto in polvere (io ho usato del lievito vanigliato)
200 g di marmellata (nel mio caso d'arance, ma va bene qualsiasi gusto e nche un mix fra più marmellate)
100 g di olio di riso

mandorle in scaglie q.b.

Mescolare le farine ed il lievito, aggiungere l'olio e la marmellata, l'impasto diventerà molto solido al punto che Patrizia di "Via delle rose" dice di metterlo negli stampini prescelti con le mani, io ho usato comunque il cucchiaio ma l'impasto era sufficientemente solido da prenderlo con le mani.
Visto che avevo usato la farina di mandorle ho messo sopra le mandorle in scaglie.
A me sono venute fuori 9 tortine ovali e futuriste!!! Le ho cotte nel mitico mini forno elettrico senza prima controllare che lo stampo multiforme in silicone ci stesse e così...visto che lo stampo ci stava stretto e si è un po' piegato ho ottenuto quste tortine futuriste... in effetti  tortine futuriste potrebbe essere un bel nome!



Stasera le offrirò ad un mio amico vegetariano con velleità vegane..

Ahh dimenticavo a cena dalla mia amica ho portato un cobbler.. ma di questo parleremo in un altro post..

mercoledì 15 agosto 2012

Mi manchi...

Basta che una mattina andando a lavoro veda un vecchietto in sedia a rotelle ed il vuoto si riapre... e mi ingoia..



Mi manchi..

Mi mancano i tuoi discorsi strampalati degli ultimi anni mentre la malattia ti rubava la mente..




Mi manca il tuo cercare l'affetto dell'ultimo nipotino che si scansava ed adesso riempie di baci la tua foto.. lui che a differenza dei suoi fratelloni non ha mai camminato mano nell mano con te..



Mi manca la fatica di organizzare e gestire le tue giornate, i tuoi dottori...



Mi manca la tua badante.. ciao Doina..

Mi manca l'essere cane e gatto.. fino quasi all'ultimo giorno..

Mi manca quella parte della tua vita che mi sembrava causarmi solo problemi ed adesso mi manca pure quella...

Mi manchi babbo e se non vengo al cimitero è perchè so che li piango, irrimediabilmente, inconsolabilmente... piango





martedì 14 agosto 2012

Mi chile 2 ovvero Jalapeno sotto aceto

Il primo raccolto dei jalapeno è fatto e la pianta al momento è di nuovo piena di fiori



11 peperoncini ansiosi di illuminare le mie cene invernali...
Li ho messi sotto aceto per utilizzarli poi con i nachos al formaggio
La ricetta l'ho presa qua dai pepperfriends.
Dunque, ho tagliato i peperoncini in pezzetti,



nel frattempo facevo bollire acqua e aceto, li ho sistemati nel vasetto aggiungendo gli aromi previsti nella ricetta e ho versato la salamoia calda nei vasetti,



ho provveduto a bollirli come da istruzioni .
Ed ecco il risultato finale 2 vasetti di specialità esotica con il prodotto della mia coltivazione, una soddisfazione grande e un notevole risparmio: si può considerare downshifting secondo voi? Secondo me si!


lunedì 13 agosto 2012

Il pane all'aglio o garlic bread - So britsh

Da "Il libro di cucina di Joanne Harris" un antipasto, spezzafame, apricena tipicamente british..


 pensate che nella nostra vacanza in Devon di due estati fa il Garlic bread lo abbiamo trovato in vendita al Tesco già fatto, solo da tostare in forno...
Con le dosi della Harris trovo che venga esageratamente salato, ieri l'ho fatto assolutamente ad occhio rileggendo la ricetta mi domando cosa venga fuori utilizzando tutto quel burro e quel sale (175 g di burro e 1 cucchiaio da minestra di sale grosso per 1 baguette!!)

My Garlic bread

Ingredienti:
aglio
peperoncino piccante
sale
burro
baguette


Nel mortaio pestate l'aglio con il peperoncino, ed il sale fino ad ottenere una pasta. Unite al burro e mescolate bene.
Tagliate la baguette a fette senza arrivare in fondo, deve rimanare unita, e spalmate ogni lato della fetta con il composto di burro all'aglio e peperoncino.
Infornare in forno caldo a 180° per una decina di minuti.
Mangiatelo caldo.


Così per regolarvi vi metto le dosi della Harris, che io non rispetto: 1 peperoncino rosso piccante di media grandezza, 4 spicchi d'aglio schiacciati, sbucciati e tritati, un rametto di timo, 1cucchiaio da minesta di sale grosso, 175 g di burro, 1 baguette.

Io ieri ho usato un pezzetto da 1 cm di un jalapeno del mio mini raccolto (che si è rivelato assolutamente non piccante, 1/2 spicchio d'aglio, un pizzicone di sale e un 20-30 g di burro su un pezzetto da 20 cm di baguette.







domenica 12 agosto 2012

Crumble ai frutti di bosco

Qualche settimana fa ho letto questo bel post Federica de "L'ora del Tea" e subito mi sono ripromessa di provare il crumble, visto che con Federica condivido la passione per l'Inghlterra, il tea e la voglia di emigrare molto a nord, particolarmente viva in estate.. la Svezia un'altro dei miei viaggi da sogno e prossima meta di uno scambio Homelink


e visto che iei sera eravamo a cena di amici e da due giorni soffia un bel venticello che ha reso sopportabile la calura estiva ho deciso che era arrivato il momento ..ma come al solito nella mia cucina fra il dire e il fare...
mancava  prima questo e poi quello.. quindi alla fine ecco il mio

CRUMBLE AI FRUTTI DI BOSCO CON FARINA DI RISO E MANDORLE



Ingredienti:
250 g di fragole
125 g di mirtilli
125 g di more
130 g di farina 00
65 g di farina di riso
65 g di farina di mandorle
140 g di burro
140 g di zucchero di canna (misto dulcita e muscobado)
1 cucchiaino di fecola di patate
90 g di zucchero di canna
scorza grattugiata di mezzo limone
2 manciatine di mandorle in scaglie
Gelato alla vaniglia variegato ai frutti rossi

Lavare i frutti di bosco e in una ciotola condirli con la fecola di patate (o altro amido a vostra scelta) e i 90 g di zucchero.
In un'altra ciotola mescolare le farine cn il burro e lo zucchero fino ad avere un impasto bricioloso.
Disporre i frutti in una pirofila imburrata e cospargeli con la buccia del limone, ricoprire con le briciole di impasto (il crumble per l'appunto) cospargere con le lamelle di mandorle ed infornare a 160° fino a quando non sarà ben dorato e la frutta sotto bollirà.
Servirlo caldo/tiepido con una pallina di gelato a fianco.


Ancora una volta i crumble confermano la loro bontà


sabato 11 agosto 2012

Un incantevole angolo di Maremma.

Un'altro post delle vacanze.
Questa volta voglio raccontarvi di un angolo di Maremma che io trovo incantevole: le terme di Saturnia e il piccolo borgo di Montemerano.
Devo riconoscere la mia ignoranza non ho mai visitato il paese di Saturnia, ma ho avuto il piacere di bagnarmi più volte nelle sue acque sulfuree.
Una sola volta sono stata dentrole piscine termali, era estate.. troppo caldo.. troppa "puzza".. altre svariate volte siamo stati invece nelle acque delle cascate..


immagine presa dal web

un idromassaggio naturale e levigante, disintossicante e purificante grazie alle acque ricche di zolfo dal caretteristico odore di "uova marce" .. che anche dopo esservi lavati vi porterete addosso ancora un po'.. ma avrete la pelle liscia come non mai.. questa volta avevo un mal di gola/raffreddore/principio di sinusite che mi perseguitava da qualche giorno (grazie all'aria condizionata in cui vivo immersa nelle afose latitudini padane) e con due risciacqui nasali (alla come viene) il giorno dopo ero perfettamente guarita!

E quando si va a Saturnia si fa sempre tappa nel delizioso borgo di Montemerano, un classico borgo toscano che si gira in 10 minuti scasi ma dal fascino antico


e se passate alla mattina prima di andare alle cascate fermatevi al forno che c'è in paese e compratevi della fantastica schiaccia o una dolce pinolata o i croccanti cantucci!
E non ultimo a Montemerano c'è Caino ristorante citato in tutte le guide con in cucina la chef Valeria Piccini.

Ciao  Maremma, quando tornerò non in estate come ho già detto, voglio proprio farmi un bagno alle cascate calde con il freddo attorno!




giovedì 9 agosto 2012

La fregolotta, un dolce passepartout.


La fregolotta è uno dei dolci molto amati dal Sedicenne, è un dolce detto fatto che mi risolve la necessità di avere un dolce da offrire alla fine di una riunione, durante un tea domenicale improvvisato.. insomma lo penso e detto fatto è pronto.

Queesta volta è nato dal desiderio di dare una degna fine a delle nocciole romane D.O.P. regalo di amici viterbesi possessori di nocchieti D.O.P., di solito ci portavano le "nocchie" (come si chiamano da quelle parti) raccolte dai loro alberi e non lavorate, negli ultimi anni hanno scelto di conferire le nocchie nella cooperativa del luogo che le sbuccia e le tosta e poi procede alla commercializzazione e alla preparazione di prodotti vari.. così quest'anno ci hanno portato 2 mezzi chili di nocciole sottovuoto sgusciati e tostati: mai mangiate delle nocciole così buone!

e prima che il primo mezzo chilo finisse ho deciso di dargli degna fine in una fregolotta (che di solito preparo come da ricetta tradizionale con le mandorle).. l'altro mezzo chilo aspetterà l'arrivo del fresco per diventare crema di nocciole e cioccolato e probabilmente ancora fregolotta.

Questa e la mia ricetta a memoria* de
La fregolotta 


 100 g di frutta secca macinata di solito mandorle, macinate grossolanamente, questa volta nocciole macinate un po' più fini
100 g di farina 00
100 g di altra farina che a seconda del mio umore e della mia dispensa può essere: riso, farro, mais o un misto di tutte
150 g di burro
100 g di zucchero ( ma credo che la prossima volta lo diminu irò ulteriormente)
1 tuorlo d'uovo

Nel robot trito la frutta secca poi unisco le farine e lo zucchero, do due o tre giri per amalgamare il tutto poi unisco il burro freddo a pezzetti e faccio girare un po' perche si mescolino bene, unisco il tuorlo d'uovo e mando a ncor afino a quando non diventa una massa ben lavorata,
A questo punto prendo in mano la pasta e ne faccio delle briciole in due teglie rotonde bassissime da pizza diametro intorno ai 24/26 cm.
La fregolotta avrà un'altezza di un po' meno di un cm (essendo a briciole l'altezza sarà diversa a seconda dei punti). La torta di ieri sera che vedete in foto è molto più alta del dovuto perchè cotta in un'unica teglia rettangolare che entra nel fornetto elettrico che uso d'estate.
mettere in forno a 180/200° fino a cottura ovvero quando avrà un bel colore dorato.

Buon dolce appetito!


la mia colazione di questa piacevole (dopo giorni di afa terribile) mattina d'estate!


* per ricetta a memoria intendo che dopo aver più volte cercato e letto varie ricette di fregolotta ho elaborato e memorizzato questa MIA ricetta.

mercoledì 8 agosto 2012

Cosa non sono

Riflessioni perse di un giorno di agosto
Ma questo blog cos'è? a che categoria appartiene?


Non sono un food blogger.. che era l'idea iniziale che mi ha spinto ad aprire il blog




non sono una crafter blogger.. il cucito del sottotilo non è mai (ancora) apparso nel blog




Non sono nella maniera più assoluta una fashion blogger, una wedding blogger,... etc etc

Tutto ciò che è legato alla moda, all'apparire è un po' lontano dalle mie corde... non che vada in giro con un sacco di juta addosso... ma diciamo che non sono particolarmente attenta all'argomento,



Non sono una  una home decoration blogger (che esista questa categoria??)

Mi piace cambiare decorazioni a seconda della stagione alla mia casa.. ma 3 figli maschi ed un marito non sono l'ideale per averer una casa in ordine e quando tu stai preparando delle nuove federe per i cuscini (rosa a fiori grandi puro britsh style) e tuo marito lo prende in mano e ti chiede <<Ma che cos'è  questo orrore??!!>>......... ecco diciamo che sarà molto difficile che vi mostri casa mia per farvi vedere arredamento o simili...


diciamo che sarebbe molto difficile vedere il mio salotto (o cucina o camera da letto o quello che volete) così in ordine e perfetta nei minimi particolari abbinati.. sono più sul genere "eclettico", "misto", "confusionario".
PS guardate che meraviglia 'sta camera
se proponessi qualcosa di simile a Lui mi darebbe della pazza... molto probabilmente..



Non sono una downshiftting blogger, anche se l'argomento mi interessa molto, ma non sono completamente così!! 






Nopn sono una mammy blogger (solo un terzo mammy per due terzi ormai sono <<Mamma non rompere!!!>> )



Ma allora chi sono??
e se fossi una diary blogger?



Questo blog nato per mostrare le mie torte, innanzi tutto è pèresto diventato il mio diario internettiano.. IO che NON sono MAI riuscita a tenerne uno di carta!!

Se mai la mia attività di pasticcera, party planner, prenderà veramente avvio dovrò aprire un'altro blog per mostrare a aspiranti clienti quello che faccio.. ma c'è tempo per adesso!